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giovedì 28 giugno 2007

Giovane. Nero. Innocente. Ma deve morire

Kennet Foster sarà giustiziato il 30 agosto prossimo nel braccio della morte del famigerato penitenziario di Huntsville, in Texas, per un crimine che non ha mai commesso: l'uccisione del 25enne studente universitario Michael LaHood Jr., figlio di uno degli avvocati bianchi più ricchi e influenti di San Antonio, mentre rincasava con la fidanzata nell'agosto del 1996. A dirlo non è soltanto il 30enne afro-americano Kenneth Foster, detenuto numero 999232 della Polunsky Unit, ma anche il giudice, gli avvocati e la giuria popolare — sette donne e 5 uomini—del processo a suo carico conclusosi il 5 maggio 1997 con una condanna a morte nei suoi confronti. Foster—così come un centinaio d'altri detenuti nel braccio della morte texano—è vittima di una legge iniqua, che i luminari del foro Usa non esitano a paragonare alla «Jim Crow Law», il decreto del 1876 con cui il Congresso Usa ratificava il razzismo, sanzionando la separazione tra razze. La legge in questione, «law of parties» o legge delle bande stabilisce che un individuo è «responsabile di un crimine commesso da altri qualora egli abbia agito con l'intenzione di promuovere o assistere il compimento ditale crimine». E secondo la giurisprudenza del Texas—unico Stato in cui tale legge è in vigore—tale individuo può essere mandato al patibolo, anche se non ha mai ucciso una mosca. La tragica odissea di questo giovane nato il 22 ottobre 1976 nel poverissimo ghetto nero di Austin—figlio di una prostituta tossicodipendente e di un drogato con precedenti penali — inizia il 15 agosto di 11 anni fa. Quella sera, a tarda ora, l'allora 20enne Kenneth stava guidando la sua auto attraverso i quartieri alti di San Antonio, con tre coetanei a bordo: Mauricio Brown, Dwayne Dillard e Julius Steen, tutti neri come lui. Ad un certo punto uno di loro, Brown, scese fuori e si allontanò di una ventina di metri mentre gli altri rimanevano seduti nell'auto. Non molto tempo dopo fu udito uno sparo. Al processo la pubblica accusa asserì che Brown aveva voluto portare a termine una rapina progettata insieme agli amici. L'unica testimone oculare era Mary Patrick, la fidanzata della vittima, che in aula cambiò più volte la deposizione. Foster fu processato con Brown, anche se non c'erano dubbi che fosse stato quest'ultimo a sparare il colpo mentre l'amico era rimasto seduto nell'auto durante l'intero svolgimento dei fatti, senza sapere nulla di ciò che il killer stesse facendo. Quando Brown ammise in aula che quella era la verità, l'accusa sostenne che egli tentò di rapinare LaHood, poiché la rapina abbinata a un omicidio consentiva di accusare anche Foster di omicidio, in qualità di complice. E quindi di condannarlo a morte assieme all'esecutore materiale dell'assassinio, Brown, giustiziato il 19 luglio 2006. Anche se i media locali gli diedero tutti addosso, gli esperti legali parlarono di «scandalo». Tanto che il 3 marzo 2005 il giudice federale distrettuale Royal Furgeson decise di annullare la sentenza di morte. Nella sua sentenza di 95 pagine, Furgeson respinse l'appello di Kenneth Foster per quanto riguarda l'innocenza, ma annullò la sua condanna a morte perché «non fu provato alla giuria che Foster uccise effettivamente LaHood o che Foster intendesse uccidere LaHood o qualche altra persona ». L'assegnazione della condanna a morte in base alla «law of parties» implicava l'affermazione, da parte della giuria, dell'intenzione omicida di Foster. Invece Furgeson—basandosi sulla giurisprudenza della Corte Suprema federale —contestò che «non sono state portate alla giuria prove che Foster intenzionalmente incoraggiò, diresse, agevolò o cercò di assecondare l'uccisione di LaHood da parte di Brown», come richiesto dalla Costituzione per il conferimento delle sentenze di morte. La decisione del magistrato comportava che Kenneth venisse riprocessato entro 90 giorni, ovvero condannato al carcere a vita, con possibilità di libertà condizionale dopo 40 anni di detenzione. Ma l'accusa fece ricorso alla Corte federale d'Appello del Quinto Circuito, ottenendo l'annullamento della sentenza del giudice Furgeson. Scusate se è un post molto lungo ma la vicenda richiede l'attenzione di tutti. Questo è l'ennesimo caso in cui si vede la vera natura degli Stati Uniti d'America la quale a detta di molti sarebbe la terra delle libertà. BASTA CON LA PENA DI MORTE, BASTA CON IL RAZZISMO SIAMO NEL 2000 SVEGLIATEVI

I fantastici 4 e Silver Surfer


Titolo originale: Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer Titolo italiano: I Fantastici 4 e Silver Surfer Nazione: U.S.A. Anno: 2007 Genere: Fantastico, Azione Durata: 92' Regia: Tim Story
Cast: Ioan Gruffudd, Michael Chiklis, Jessica Alba, Chris Evans, Andre Braugher, Moneca Delain, Ulla Friis, Beau Garrett, Julian McMahon, Kerry Washington, Laurence Fishburne

Trama:
Nel frattempo che Sue e Reed cercano di sposarsi, Ben e Alicia si godono il fatto di essere una coppia felice e Johnny ha i suoi problemi personali, una nuova minaccia incombe sul nostro pianeta. I Fantastici Quattro affrontano la loro sfida più grande, devono vedersela con il misterioso araldo intergalattico Silver Surfer, considerato uno degli esseri spaziali più nobili e tormentati dell'universo Marvel. La sua tavola può assorbire ed elaborare l'energia cosmica presente nell'universo, ed arriva sulla Terra con l'intenzione di distruggerla. Mentre lui percorre il pianeta provocando il caos, Reed, Sue, Johnny e Ben devono far luce sul suo mistero prima che ogni speranza sia perduta. Inoltre, i nostri eroi dovranno vedersela con il ritorno del tirannico Victor Von Doom.

Impressioni:
è un bel film (solo per gli amanti del genere), migliore del primo, ci sono molte scene di azione ed alcuni tratti simpatici. E' valso i soldi del biglietto. Nota più che positiva, ci sarà sicuramente un terzo capitolo.

mercoledì 27 giugno 2007

Chivu, ore decisive


Dopo la cena con Moratti nella serata di domenica che sembrava presagire un imminente trasferimento del difensore alla corte di Mancini, ecco la contromossa del Barça: in queste ore Beguiristain e Soriano stanno incontrando Daniele Pradè, volato in Spagna, per illustrare una nuova offerta al ds romanista. Stavolta tutta in contanti. Giuly non interessa al club giallorosso per via del suo ingaggio fuori portata, e allora secondo indiscrezioni Laporta avrebbe pronto un assegno da 15 milioni di euro. L'Inter è arrivata a 12 e ha fatto sapere di non essere disposta a rivedere la propria offerta, forte dell'assenso del giocatore che avrebbe già detto sì al contratto quadriennale da 4,5 milioni annui. La Roma preferirebbe cedere il giocatore al Barcellona per non rinforzare una diretta concorrente, ma per esigenze di mercato potrebbe risultare più 'comoda' una cessione all'Inter, che comporterebbe il depennamento del credito sulla seconda metà di Pizarro e l'incasso di altri 6 milioni subito investibili. La cifra eventualmente incassata dal Barcellona, in quanto società estera, potrebbe invece essere investita solo in parte. Ancora qualche ora e si conoscerà il finale dell'intricata vicenda. Ormai siamo alla stretta finale. Intento è stato annunciato da parte del presidente del Livorno Spinelli l'acquisto di Tavano dal Valencia il quale non farà più parte (per fortuna) della rosa giallorossa.

lunedì 25 giugno 2007

Sempre e solo Stoner


IL MONDIALE SARA' SUO
Casey Stoner vince a Donington e allunga sugli avversari. L'australiano della Ducati dimostra in Gran Bretagna di essere lui il dominatore incontrastato di questo Mondiale cogliendo la quinta vittoria stagionale su otto gare finora disputate: 165 i punti in classifica, 26 quelli di vantaggio su Valentino Rossi, oggi solo quarto. Partiti entrambi male, i due piloti hanno vissuto una gara in rimonta con esiti ben diversi: mentre l'australiano si portava al comando facendo vedere di cavarsela su ogni tipo di tracciato e in ogni possibile condizione, non solo grazie alla potenza del suo motore, il pilota Yamaha faceva fatica a tenere il ritmo in pista messo in crisi dalla gomma posteriore completamente usurata. Torna sul podio dopo un anno Colin Edwards che, partito dalla pole, è riuscito a mantenere la leadership fino al 10° giro quando alla Melbourne è andato largo lasciando aperta la porta per Stoner, terzo un Chris Vermeulen che in condizioni climatiche difficili sa sempre dare il meglio. Delude ancora una volta la Honda che non va oltre all'ottavo posto con Dani Pedrosa, solo decimo Marco Melandri, mentre Nicky Hayden e Loris Capirossi finiscono nel fango inglese. Ormai non ci sono più dubbi sulla supremazia Ducati e Stoner in questo campionato, e il giovane pilota Australiano ha dimostrato di avere il talento che dimostrò Valentino al suo esordio in motogp. FORZA DUCATI

venerdì 22 giugno 2007

Amala Pazza Inter Amala

SCANDALO PLUSVALENZE
Non c'è soltanto l'Inter tra le società indagate per il caso delle plusvalenze fittizie. Anche per i "cugini" del Milan, infatti, sarebbero state riscontrate delle irregolarità. Tra smentite e attesa si preannuncia un'estate calda per le due società milanesi. Penalizzazione in classifica, retrocessione e revoca del titolo sportivo. Nel caso dell'Inter, lo scudetto vinto, seppur a tavolino, per il campionato 2005/06. Questi i rischi per Milan e nerazzurri nel caso in cui le plusvalenze fittizie rilevate dal pm Nocerino e dalla Commissione per la vigilanza sulle società sportive, relative al periodo 2003/2005, fossero considerate falso in bilancio. Per quanto riguarda l'Inter, la Covisoc sostiene che la società non avesse i requisiti per iscriversi al campionato 2005/06. Secondo la Commissione, il club di via Durini è rientrata nei parametri richiesti soltanto perché avrebbe sfruttato alcuni scambi di giocatori le cui quotazioni furono gonfiate al fine di ottenere plusvalenze fittizie per smussare i bilanci. rregolarità nei bilanci anche in casa rossonera, anomalie che l'amministratore delegato e vice presidente del Adriano Galliani, avrebbe commesso nel 2003 e 2004 per l'ammissione ai campionati 2004-2005 e 2005-2006. Sul sito ufficiale dell'Inter si legge, che la società "precisa di non aver mai appostato plusvalenze fittizie nei propri bilanci e di aver già presentato necessaria e completa documentazione tecnica a dimostrazione che è sempre stato garantito il pieno e ampio rispetto dei dovuti equilibri finanziari". (ci vuole coraggio a dirlo visto che hanno venduto un portiere per miloni di euro a nessuna società) Milan e Inter hanno 20 giorni di tempo per essere sentiti. Potrebbe risolversi tutto con una maxi multa, a meno che non venga rilevata l'ipotesi di reato più grave, quella del falso in bilancio. In quel caso difficile fare previsioni. L'unica, certa, sarebbe quella di un'altra estate bollente nelle aule dei tribunali. Comunque se questi scudetti ce li dassero o no a me non interessa, gli scudetti vanno vinti sul campo e se l'Inter è stata più forte se li è meritati, visto anche che non è indagata per frode sportiva come altri ben noti, ma per falso in bilancio.

mercoledì 20 giugno 2007

Inno

Ringrazio ufficialmente il mitico Marco che l'ha postato per primo e lo ripropongo a tutti i visitatori del mio blog.

lunedì 18 giugno 2007

Totti il più forte d'Europa


LO SCARPINO D'ORO E' ARRIVATO
Totti è il migliore cannoniere d'Europa per la stagione 2006-2007. L'incoronazione arriva alle 21:30 di domenica 17 giugno, quando la Serie A è finita ormai da tempo e il capitano giallorosso è fermo a quota 26 gol. Il successo di Totti, infatti, è figlio di un infortunio, quello di Ruud Van Nistelrooy. Il bomber olandese del Real Madrid si ferma a quota 25 reti uscendo dal prato del Camp Nou al 32' del primo tempo del match tra le Merengues e il Maiorca nell'ultimo turno della Liga. In questa stagione straordinaria,
Francesco Totti taglia un altro traguardo prestigioso dopo il grande successo in Coppa Italia contro l'Inter. Il "Pupone" succede nell'albo d'oro del trofeo dei bomber all'altro azzurro Luca Toni che nella stagione 2005-06 segnò addirittura 31 gol. Un'ulteriore curiosità è rappresentata dal fatto che, prima di Toni, nessun italiano aveva vinto questo trofeo che evidentemente in quest'ultimo periodo si è affezionato alla nostra penisola. Si chiude con il sorriso, quindi, la stagione di Totti: il capitano della Roma ha esaltato i suoi tifosi per tutto l'arco del campionato.

venerdì 15 giugno 2007

Una notte in autostrada


Ieri sera, dopo una stupenda partita di calcetto, giocata a morena, io e Simone ci trovavamo a passare davanti l'imbocco dell'autostrada di Torre Nova. Dopo una rapida decisione abbiamo optato per la via più veloce per risparmiare 5 minuti vista l'ora (23:08) ignari che in quell'esatto momento un tir e due macchine entravano in collisione. Appena passato il casello, ci siamo trovati bloccati sulla salita all'altezza dell'autovelox dove siamo rimasti per circa 3 ore. Il bello è che stavamo a 1 km dall'uscita. Quindi ieri per risparmiare 5 minuti alla fine abbiamo perso 3 ore ahah. Appena usciti dal casello di Monte Porzio abbiamo visto le macchine caricate sui carrattrezzi, una era sicuramente una nuova clio, abbastanza zozza e con qualche ammaccatura, l'altra penso si trattasse di una mercedes ma non ne sono sicuro, visto che era completamente distrutta. Speriamo che la prossima volta che prenderemo l'autostrada ci dica bene

domenica 10 giugno 2007

Torna a vincere


STONER C'E'
Dopo uno stop al gp del Mugello, il grande Stoner torna a vincere sulla sua Ducati. Dopo aver aspettato per sei gare,
abbiamo visto uno scontro diretto fra Rossi e Stoner. Un confronto tiratissimo, da far scoppiare il cuore in gola, che finalmente ha contrapposto le due forze di questo campionato e ha sciolto diversi dubbi. Uno per tutti, sul fatto che la forza dell'australiano stesse tutta – o quasi – nell'incredibile progressione del motore della sua Ducati Desmosedici. Niente di più falso: la superiorità motoristica c'è, si vede, e sicuramente consente a Casey di faticare qualcosa di meno sul misto, ma mai come oggi il piccolo australiano ha dimostrato di essere all'altezza del mezzo che guida. Non si è mai fatto impressionare dai sorpassi subiti da Rossi, non ha mai mollato nemmeno un metro e ha lottato come un leone. Sarà un campionato bellissimo. D'altra parte, Rossi ha fatto una gara incredibile. Solo lui sapeva attaccarsi ai freni con tanta decisione in fondo al rettilineo principale, nessuno usciva altrettanto forte dall'ultima curva: anche se quest'anno ha trovato pane per i suoi denti, il manico resta probabilmente superiore a tutti gli avversari. Potrebbe non bastare, però, perché la situazione tecnica, se pure migliorata, resta di svantaggio, e l'avversario principale ha grinta e mestiere da vendere. Le prossime piste sono Donington e Assen: la progressione conta qualcosa di meno, e vedremo gare splendide come questa.

lunedì 4 giugno 2007

Giro D'Italia

IL CAMPIONE

Il nuovo campione del giro d'Italia è Danilo Di Luca il quale ha controllato la sua posizione in classifica fin dalla prima settimana. Dopo aver guadagnato un discreto vantaggio sugli inseguitori, Di Luca si è limitato ad osservare e a controllare gli attacchi dei suoi diretti inseguitori per i quali non c'è stato nulla da fare. Inoltre è stato molto avvantaggiato dai consigli da me dati, come si può benissimo vedere in foto, i quali lo hanno portato a diventare il neo campione del giro. Dalla foto possiamo anche ammirare come tenesse la mia bici con incredibile entusiasmo, la quale a detta sua è una delle meglio bici in circolazione, anche meglio della sua cannondale.